Roma, 3 novembre 2017. “Penso che per un bambino fare sport rappresenti un diritto pari a quello della salute e dell’istruzione. Da qui la decisione e di introdurre nella prossima legge di bilancio, come abbiamo fatto, una norma con cui faremo due cose: prima di tutto promuoveremo una campagna di sensibilizzazione rivolta ai cittadini per favorire l’integrazione sociale tra i giovani. Quindi consentiremo ai minori cittadini di Paesi terzi, a prescindere dalla condizione di residenza, se iscritti da almeno un anno a qualsiasi classe di una scuola riconosciuta dall’ordinamento italiano, di essere tesserati per società sportive affiliate alle Federazioni nazionali senza alcun aggravio rispetto a quanto previsto per i cittadini italiani”. Lo ha detto il ministro per lo Sport, Luca Lotti.
“Per evitare che questa norma potesse essere strumentalizzata, abbiamo scelto di fare riferimento solo ai minori iscritti a scuola da almeno un anno, in modo da evitare anche casi di turismo sportivo” ha detto ancora Lotti.
“Questo provvedimento – ha concluso – non ha niente a che vedere con lo Ius soli in discussione al Senato ma vorrei definirlo come una semplice norma di diritto allo sport”.
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