Airone è uno dei quattro progetti selezionati nell’ambito del bando “A braccia Aperte”, finanziato da Con i Bambini. L’obiettivo è quello di sviluppare un modello flessibile e personalizzato di intervento multidisciplinare a sostegno degli orfani di crimini domestici e delle famiglie affidatarie, che possa garantire una modalità omogenea di intervento sui territori. Gli interventi si articolano nelle regioni Abruzzo, Lazio, Marche, Molise, Toscana e Umbria e il partenariato si compone di 28 attori, tra Enti no profit, Università, Enti di ricerca, aziende private e Istituzioni locali, con capofila Il Giardino Segreto. Obiettivi da raggiungere:
- creare un contesto favorevole al superamento del trauma, alla crescita personale e alla maturazione di idonei livelli di autonomia;
- ridurre la situazione di solitudine delle famiglie affidatarie, che devono godere di un sostegno strutturato e multidimensionale in grado di aiutarle concretamente e appropriatamente nel loro ruolo educativo e di tutela;
- lavorare sulla cultura patriarcale e stereotipata che è alla base della violenza di genere, contribuendo in tal modo a prevenire le varie forme di violenza;
- dotare gli operatori della presa in carico di tutti gli strumenti e procedure necessarie per la gestione del problema.
In occasione del primo kick off meeting del giorno 11 febbraio, con modalità remota e dell’incontro in presenza all’Orto Botanico di Roma il 25 maggio, sono state presentate le 4 direttrici di intervento attorno alle quali si articola il progetto:
1. Presa in carico integrata, tempestiva e personalizzata degli orfani basata su linee guida omogenee a livello nazionale;
2. Garantire una rete di professionisti competenti sui quali poter contare e con capacità relazionali ed empatiche in grado di intervenire nel breve e lungo periodo;
3. Garantire misure di supporto dedicate che accompagnino la famiglia affidataria nella relazione con l’orfano e nelle esigenze materiali;
4. Promuovere la diffusione di sistemi di prevenzione al contrasto della violenza domestica.
L’impegno della FNAS è rivolto trasversalmente a tutti i temi in programmazione e, in particolare, si muove lungo le seguenti direttrici:
- Valorizzare il ruolo e le competenze della comunità professionale degli assistenti sociali, presenti in modalità multi-agency in tutte le regioni e nei diversi ambiti coinvolti, sia all’interno dei servizi professionali territoriali, che presso le aziende sanitarie e le organizzazioni del Terzo Settore;
- Mettere a disposizione della rete il bagaglio di esperienze vissute nella presa in carico e nel sostegno ai processi inclusivi dei nuclei familiari e delle persone vulnerabili;
- Assicurare la continuità del progetto anche dopo il suo completamento, favorendo le interconnessioni strutturali con i sistemi locali di cura e di accompagnamento inclusivo, rappresentati dalle equipe multidisciplinari di ambito e dai livelli essenziali dei servizi sociali.
Il primo appuntamento per la formazione è in programma il prossimo 21 giugno presso il CNEL ed è rivolto alle diverse tipologie professionali di operatori che andranno ad animare nei territori le equipe e a quanti saranno chiamati a sperimentare il ruolo di tutor. Gli assistenti sociali interessati possono presentare richiesta all’indirizzo fnas@fondazioneassistentisociali.it, facendo riferimento a formazione airone.