Cinque donne, su cinque componenti. Il nuovo Consiglio di Amministrazione della Fondazione Nazionale degli Assistenti sociali rispecchia e supera la percentuale di competenze femminili che tra iscritte/i all’Ordine ed esperte/i a vario titolo, fanno la ricchezza della professione.
Ne fanno parte oltreché Silvana Mordeglia, presidente di Fondazione che guida anche il CdA: la professoressa Elena Cabiati, la dottoressa Claudia Pedercini, Angela Rosignoli, presidente del Croas del Trentino Alto Adige e Maria Concetta Storaci, vicepresidente del Croas Sicilia.
Il nuovo CdA si è insediato oggi alla presenza del presidente del Consiglio Nazionale, Gianmario Gazzi, della vicepresidente Barbara Rosina, dei consiglieri Mirella Silvani e Filippo Santoro e del direttore del Cnoas Sabrina Russo.
Un ringraziamento agli uscenti Luigi Gui, Giovanni Morano, Francesco Poli e Miriam Totis che hanno contribuito a rendere “prezioso” il contributo dei primi cinque anni di FNAS nei per il consolidamento di un ordine che nel 2023 celebrerà i trent’anni dalla sua costituzione. La presidente Mordeglia, trait-d’union tra il passato appena trascorso e il futuro prossimo venturo, ha ricordato le tappe di un percorso sempre più ricco di impegni: ricerca, formazione continua, supervisione, valorizzazione di una professione, quella dell’assistente sociale, sempre esposta alle nuove emergenze e alle nuove responsabilità del mondo, dell’Italia che cambia.