Riuscire a integrare i migranti per contribuire al benessere, alla prosperità e alla coesione delle società europee: tre anni di lavoro, formazione e confronto e il primo passo è già fatto. La Fondazione Nazionale degli Assistenti Sociali con la sua ricercatrice Pina Ferraro è a Granada per il primo step del Progetto europeo Global Answer che, partito lo scorso primo ottobre, si concluderà il 30 settembre 2025 e coinvolgerà tre Paesi – Italia, Spagna e Svezia – con università, studiosi, enti locali, assistenti sociali. Le e gli assistenti sociali sono in prima linea in questa sfida, dato che svolgono un ruolo chiave nelle risposte dei governi locali e nelle prassi professionali per l’accoglienza e l’inclusione dei nuovi arrivati. Il progetto Global-ANSWER, finanziato dall’UE, promuoverà lo scambio di conoscenze e il trasferimento di competenze. Il progetto consoliderà una rete internazionale e intersettoriale di ricerca comparativa e collaborativa con la formazione sull’identificazione, l’analisi e la diffusione di buone pratiche nel campo del lavoro sociale e della mobilità umana in Europa.
Nell’ambito di questo progetto la Fondazione ha messo in campo collaboratrici e collaboratori che partecipano al progetto al fine di mettere a disposizioni le buone prassi realizzate in Italia in tema di migranti, accoglienza e politiche sociali annesse.
La prima tappa della dottoressa Ferraro in territorio spagnolo e, precisamente, presso l’Università di Granada, Facoltà di Servizio Sociale, si conclude il prossimo 31 ottobre. “Un mese – spiega Ferraro – in cui sono stati avviati numerosissimi contatti con docenti e ricercatrici di servizio sociale e avviata un’interlocuzione con il corrispondente ordine degli assistenti sociali della provincia di Granada anche per uno scambio sul percorso di costruzione e sviluppo della professione”. Il percorso continuerà fino al 2025 con altri confronti sul territorio – il prossimo in Svezia – dei Paesi coinvolti in Global ANSWER.