“Auspicando un’immediata soluzione per il caso Sea Whatch 3 a Siracusa, siamo impegnati ad andare oltre l’emergenza, oltre l’arrivo sulla terraferma dei minori non accompagnati – lo dice Silvana Mordeglia, presidente della Fondazione degli Assistenti sociali – Seguire il loro percorso di accoglienza e cercare di evitare che si allontanino dai Centri per finire nelle mani della criminalità organizzata”.
Oggi intanto il Consiglio nazionale dell’Ordine degli assistenti sociali partecipa al presidio, davanti a Montecitorio, per sollecitare lo sbarco dei minori tutt’ora a bordo della Sea Watch 3 e delle persone presenti sull’imbarcazione.
L’iniziativa del procuratore per i minorenni di Catania che nei giorni scorsi ha chiesto con una lettera ufficiale che vengano fatti scendere almeno i più piccoli, ripropone il tema della tutela dei minori nel difficile e drammatico conflitto nazionale e internazionale sulle migrazioni. Lo scorso 18 dicembre, in occasione della Giornata internazionale dei migranti, è stato pubblicato un “Manuale per i professionisti di prima linea su come trasmettere informazioni a misura di minore ai minori in migrazione”. Tutto parte dal Progetto Pueri, un’iniziativa cofinanziata dalla Commissione europea, con il coordinamento del Ministero dell’Interno e gestito dalla nostra Fondazione.
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Il Progetto, di cui potete sapere tutto qui, ha l’obiettivo specifico di favorire la presa in carico dei ragazzi minorenni che arrivano in Italia da soli, senza familiari o amici e di accompagnarli nella nuova vita. L’equipe di accoglienza, in particolare, è formata da professionisti (un assistente sociale, uno psicologo, un mediatore culturale) capaci di mettere a loro agio degli adolescenti soggetti a un’intensa fase di vulnerabilità. “Con la nostra competenza e con la nostra umanità – conclude Silvana Mordeglia – siamo pronti a fare la nostra parte. Nessuno volti le spalle”.