Il progetto Co.EFFICIENTI si arricchisce di momenti di riflessione e confronto coinvolgendo tutti gli attori. Lo scorso 27 luglio, la suggestiva cornice del Comprensorio del Castello Maniace di Siracusa ha ospitato il seminario che si è soffermato sugli eventi di diffusione del modello di governance per l’inclusione dei cittadini di Paesi terzi, proposto dalla FNAS.
La presidente della Fondazione, Silvana Mordeglia, ha introdotto i temi e accompagnato l’evento fino alla sua conclusione, constatando la piena sintonia tra la figura centrale indicata dalla modellizzazione delle pratiche di presa in carico per l’inclusione e le diverse analisi proposte dalle parti sociali e dai decisori presenti in sala o collegati a distanza. L’assistente sociale coordinatore d’ambito, ha spiegato Mordeglia, rappresenta il necessario snodo che può consentire alle politiche e ai servizi che concorrono a sostenere i percorsi di autonomia delle persone straniere, coerenza tra bisogni e obiettivi, continuità, efficacia, visione.
Renato Briante, coordinatore del progetto, ha illustrato i contenuti del piano formativo “dinamico” e in continuo aggiornamento che permette ai coordinatori d’Ambito di aggiungere alle competenze professionali quelle manageriali e di programmazione strategica, all’interno di una comunità professionale nazionale che trova legittimazione anche nel riconoscimento della propria funzione di livello essenziale .
La regia di Maria Concetta Storaci ha accompagnato, con l’intervento del professor Vecchio, i temi della certificazione delle competenze del coordinatore, attraverso un percorso accademico; la diffusa e responsabile presenza di una vasta platea di assistenti sociali che nella regione è in grado di garantire un’adeguata copertura dei 55 Distretti sociosanitari (i presidenti Giuseppe Ciulla e Mariolina Spoto); la possibilità di comprendere vulnerabilità integrate come quelle che coinvolgono migranti e persone con disabilità (Carmela Tata).
Le istituzioni presenti, pubbliche e private, nazionali, regionali e locali, hanno aggiunto letture diverse, ma convergenti: la Regione Siciliana, rappresentata dall’Assessore Scavone e dall’Ufficio Speciale Immigrazione (Bongiorno e Richiusa), ha evidenziato la necessità di accompagnare la programmazione e la spesa (non esiste un problema di quantità di risorse …( da un’adeguata capacitazione dei territori; l’Assessore siracusano, Concetta Carbone, ha rinnovato la piena disponibilità dei servizi a lavorare insieme; Meli e Facello, di Fondazione San Giovanni Battista, hanno evidenziato il ruolo dell’assistente coordinatore all’interno della presa in carico diffusa e della pianificazione personalizzata e l’importanza di coinvolgere i servizi sociali pubblici, il Terzo Settore e la società civile. Infine, per il Dipartimento Libertà Civili e Immigrazione del Ministero dell’Interno è stata la conferma dell’intuizione condivisa con la FNAS un po’ di anni fa: la valorizzazione della comunità professionale degli assistenti sociali può diventare l’indicatore dell’efficienza e dell’efficacia delle pratiche locali a sostegno dell’autonomia delle persone vulnerabili.