Lì dove infuria la guerra, nella vicina Ucraina, ma anche in altri Paesi lontani da noi e dall’interesse dei media, auguriamo Pace.
Lì dove il regime iraniano usa un velo mal indossato per seminare repressione e morte, auguriamo Libertà.
Abbiamo scelto queste due parole per dare l’addio a un anno che poteva segnare il superamento dei drammi della pandemia e che invece ci consegna al 2023 con interrogativi e preoccupazione. Ma, con speranza, Buon Natale e Buon Anno!