Con Silvana Mordeglia, presidente della Fondazione Nazionale degli Assistenti sociali e Sandra Zampa, autrice della legge sui minori stranieri non accompagnati, abbiamo partecipato al Forum promosso dalla Fondazione Albero della vita Onlus per favorire lo scambio di conoscenze e di esperienze reali per definire le linee guida sui minimum standard per l’affido familiare delle bambine e dei bambini stranieri che arrivano in Italia da soli. Speso vittime di violenze, torture, schiavitu’, privazioni, i bambini non possono essere ostaggio delle dispute politiche e il soccorso umanitario deve essere una priorita’. Ma poi che succede?
La legge 47 del 2017, la legge Zampa, ha introdotto molte innovazioni nel sistema di accoglienza e protezione di questi soggetti fragilissimi. Ma a piu’ di due anni dalla sua approvazione, il sistema di protezione e accoglienza delineato dal provvedimento e’ come una casa in costruzione. Un architrave di regole e responsabilita’ che deve essere completato.
“Siamo intervenuti con il Progetto Pueri sul campo, al fianco del ministero dell’Interno per colmare lacune e carenze nella tutela dei diritti – ha spiegato Silvana Mordeglia . L’accoglienza in famiglia puo’ consentire figure di riferimento dedicate per l’inclusione sociale, culturale, scolastica e lavorativa che non sostituiscono la famiglia di origine dove si ancora possibile il contatto con i figli, garantendo un legame affettivo che li faccia sentire accolti.
Promuovere l’affido non e’ semplice – ha continuato – Non e’ semplice essere buoni affidatari, non e’ semplice essere professionisti capaci di stare nella complessita’ di questo istituto, non e’ semplice essere famiglie a tempo. Siamo qui per ascoltare, conoscere, partecipare. Per continuare a lavorare in rete per un obiettivo comune: il benessere di questi bambini”