L’art.3 della nostra Costituzione recita: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.” E’ questo il cuore e il presupposto della democrazia. E furono i Padri e le Madri costituenti ad aggiungere, nella seconda parte dello stesso articolo, i compiti che spettano allo Stato: “È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.
In occasione della Giornata Mondiale della Giustizia Sociale che si celebra oggi, vediamo purtroppo molti luoghi, in Italia e nel mondo, in cui le opportunità sono cresciute solo per pochi, mentre le disuguaglianze sono aumentate per molti.
Dall’effettivo godimento di questi diritti -diritto al lavoro, allo studio, alla salute, alla previdenza, all’assistenza, all’uguaglianza di genere…- passa la sostanza vera della nostra democrazia. Essa si realizza ogni volta che superiamo una barriera, eliminiamo un ostacolo, favoriamo un processo di integrazione, sosteniamo chi vive nella fragilità, garantiamo il diritto alla cura, creiamo percorsi a sostegno del lavoro, della casa, dell’istruzione.
La professione dell’assistente sociale, così come il nostro Codice deontologico descrive, è fondamentale per la garanzia di questi diritti. Siamo noi, assistenti sociali, chiamati a cercare ogni giorno una soluzione dinnanzi agli ostacoli da rimuovere, a impegnarci contro la disuguaglianza, ad attivare i processi di inclusione sociale di chi vive ai margini o è a rischio di marginalità. Per noi non vale la supremazia della sola logica di mercato, secondo la quale ciò che vale è unicamente ciò che è misurabile in termini di risultati e di efficienza. Perché nessuno resti escluso occorre rispetto, ascolto e fiducia reciproca. Un processo lungo, complesso, talvolta difficile da rappresentare. Noi al raggiungimento della Giustizia sociale lavoriamo ogni giorno, ma per assicurare un mondo più giusto ed equo, veramente per tutti, tutti dobbiamo raddoppiare gli sforzi.