“L’impegno nella ricerca è uno dei compiti fondamentali di Fondazione e siamo davvero orgogliosi di presentare questo libro che, insieme ad altri, fa luce su una parte, importante e fin qui, poco conosciuta della nostra professione. Il lavoro di chi si impegna a realizzare questi studi che pubblichiamo con Franco Angeli – siamo al sesto volume su temi fondamentali, dai minorenni alla violenza contro gli assistenti sociali, dal Covid alle famiglie – ci dà credibilità e fornisce a chi ‘contratta’ con i decisori gli strumenti per far emergere i problemi e le aspettative dei professionisti e delle persone che a noi si rivolgono”.
La presidente Silvana Mordeglia apre l’evento “Non solo pubblico non solo privato. La professione dell’assistente sociale nel Terzo Settore” ospitato dall’aula Volpi dell’università Roma Tre al quale ha partecipato, tra gli altri, anche la consigliera del CDA di Fnas, Maria Concetta Storaci.
La presentazione del volume “La professione di assistente sociale nel Terzo Settore. Una ricerca nazionale” è l’occasione per mettere a confronto la Fondazione, il Cnoas, docenti, sindacato e cooperative su quel pezzo importante del Welfare italiano che non è né pubblico, né privato e che coinvolge circa il 20% del totale di coloro che esercitano la professione.
“Dai rappresentanti del sindacato e dalle cooperative qui presenti – ha concluso Mordeglia – abbiamo ottenuto un riconoscimento sull’importanza del nostro lavoro di ricerca svolto in collaborazione con l’Università di Roma Tre e il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Assistenti Sociali. Il nostro impegno sarà quello di continuare ad essere un sostegno costante allo sviluppo della professione”.