Povertà sanitaria: partecipiamo al progetto C.U.R.À.T.I

C’è chi non arriva ad accedere alle cure mediche, chi non può permettersi i farmaci da banco o non ha abbastanza soldi per pagare il ticket. Si chiama povertà sanitaria ed è la condizione nella quale vivono quelli che, in assenza di un intervento totalmente gratuito del Servizio sanitario nazionale, non riescono ad accedere alle cure mediche. La Fondazione Nazionale degli Assistenti Sociali partecipa al progetto C.U.R.À.T.I. (Coordinamenti urbani in rete per l’assistenza territoriale integrata) di cui è capofila la Fondazione con il Sud e che interviene per lo sviluppo di sistemi innovativi e integrati di accesso alle cure per persone in condizione di povertà sanitaria.

Il progetto – in corso di valutazione – utilizza un approccio comunitario ai problemi di salute attraverso gli Agenti Sociosanitari di Comunità (ASC): attori operanti nel territorio organizzati in Coordinamenti Urbani in Rete per l’Assistenza (C.U.R.A.) in grado di intercettare i bisogni anche di coloro che rimangono invisibili ai servizi locali. Tale figura, sulla scorta dei Community Health Workers che hanno esercitato un ruolo importante per l’ampliamento della copertura sanitaria in molti Paesi del mondo, è ricoperta, durante tutto il progetto, da operatori sociali e sanitari di enti pubblici e privati, insegnanti, medici di base, ecc. già operanti sul territorio e da professionisti appositamente selezionati per le Equipe Mobili formate da un assistente sociale, un operatore sanitario e altri professionisti. Tramite incontri in presenza si realizzeranno:

  • approfondimento del ruolo dell’ASC e, a partire dalla condivisione di modalità e prassi operative, attivazione di una rete multidisciplinare, capace di intercettare carenze e necessità della comunità;
  • pianificazione congiunta delle azioni di progetto;
  • definizione dei C.U.R.A. locali e del cronoprogramma delle attività;
  • costruzione e aggiornamento periodico delle mappature dei servizi, delle risorse e dei bisogni delle comunità, tramite incontri di monitoraggio congiunto dei C.U.R.A. che continueranno per l’intera durata del progetto.