Imparare a contrastare la violenza di prossimità che riguarda rifugiati, i richiedenti asilo, donne uomini e minoranze sessuali (LGBT), rafforzando le attività di rete e competenze specifiche in diversi settori professionali è stato l’obiettivo del progetto Provide finanziato dall’UE e supportato da soggetti sparsi tra Italia, Francia e Spagna. Abbiamo partecipato alla due giorni di Palermo che ha dedicato all’approfondimento di questo durissimo tema, qual è la violenza di prossimità, portando l’esperienza degli assistenti sociali e della sua Fondazione che ha tra gli obiettivi principali la formazione dei professionisti. “Dobbiamo pensare a master che permettano l’acquisizione di competenze specifiche su queste tematiche e che scendano nel particolare degli aggiornamenti, anche di legislazione internazionale, sempre in evoluzione – ha spiegato la presidente Silvana Mordeglia – Sia i corsi triennali che la laurea magistrale, oggi, non approfondiscono, se non marginalmente, questi temi. Il nostro auspicio, inoltre, è che il modello formativo realizzato da Provide sia replicabile in percorsi di life long learning dei professionisti. Fondazione – ha concluso – è pronta a recepire l’esperienza e lavorare perché una prassi integrata valga per tutti senza lasciare spazio a casi sporadici che, se anche mossi dalle migliori intenzioni, sono destinati a non incidere sul fenomeno nel suo complesso”.